Please ensure Javascript is enabled for purposes of website accessibility Momenti cruciali
it
it
institutional
institutional
false
true

In occasione della European Investment Conference 2024 di BNY Mellon Investment Management, economisti e portfolio manager del gruppo BNY Mellon hanno ripercorso i momenti cruciali degli ultimi anni, e hanno esaminato alcune delle principali tendenze macroeconomiche e di mercato di oggi.


Ritorno alla “vecchia normalità”

“Il 2024 è un anno cruciale. È l’anno in cui possiamo guardarci indietro e affermare che l’era dei tassi a zero, tra il 2008 e il 2020, è alle spalle. È stato un periodo anomalo. Siamo tornati ad una ‘vecchia normalità’, dimenticata negli ultimi 12 anni, e riteniamo che i tassi di interesse reali più elevati siano destinati a permanere.

“Quest’anno potrebbe essere cruciale anche sul fronte della reazione delle banche centrali all’inflazione. Non è scontato che l’inflazione torni al target e potrebbe volerci più di quanto pensino i mercati. L’‘everything rally’ registrato a gennaio e febbraio 2024 era un sintomo dell’eccessivo ottimismo del mercato sulle tempistiche dei futuri tagli dei tassi di interesse.

“Riteniamo che questo momento cruciale sia rappresentato al meglio dai futuri rendimenti attesi per il reddito fisso. L’aumento dei tassi di interesse ha spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari e ciò significa che gli investitori potranno finalmente ottenere un reddito dal reddito fisso, cosa che non è accaduta negli ultimi 10-15 anni. Inoltre, nel lungo periodo, i rendimenti generati dal reddito fisso tendono ad essere dominati dalla componente del reddito piuttosto che dalle variazioni mensili o annuali del capitale.

 

 

Shamik Dhar, Chief economist, BNY Mellon Investment Management

“In uno scenario di tassi più elevati, il reddito fisso dovrebbe fornire una copertura migliore all’interno dei portafogli. Un’eventuale performance deludente delle azioni potrebbe essere compensata da maggiori rendimenti generati dagli asset obbligazionari. Riteniamo che i gestori di portafogli multi-asset dovrebbero tenerne conto in futuro”.

 

 

 

 

 

 

 

Jon Bell, Global income portfolio manager, Newton1

 

Cambio di leadership nei mercati azionari?

 

“Questo è un momento cruciale per le banche centrali. Devono tagliare i tassi di interesse? Cosa comporta questo per la leadership nei mercati azionari? 

“Riteniamo che nell’attuale scenario difficilmente le banche centrali taglieranno i tassi di interesse in maniera aggressiva. Sono in gioco due macro-temi, ovvero big government e lotta per il potere, entrambi inflazionistici ed esemplificati dagli interventi delle banche centrali, dal lockdown durante il Covid e dall’influenza sui prezzi di energia e beni alimentari. Si aggiungono la battaglia tra democrazie liberali e autocrazie, la guerra tecnologica e i conflitti in Ucraina e Medio Oriente. 

“A nostro avviso, la forza di questi temi supera le forze disinflazionistiche globali in gioco, come andamento demografico, debito elevato e rivoluzione tecnologica. Pertanto, riteniamo che il genio dell’inflazione sia uscito dalla lampada.

“Dopo la crisi finanziaria abbiamo avuto un lungo periodo caratterizzato da allentamento quantitativo e tassi di interesse più bassi, il che era positivo per le azioni growth ma non altrettanto positivo per i dividendi. Tuttavia, l’era del “denaro gratis” è finita. A nostro avviso, il ritorno a uno scenario economico più normale potrebbe determinare un cambio di leadership nei mercati azionari.

“Innanzitutto, i dividendi diventano più importanti per i rendimenti all’interno di uno scenario di tassi di interesse più elevati. Tendenzialmente, i rendimenti da dividendi sono meno volatili di quelli da capitale e, cosa più importante, la capitalizzazione dei dividendi è fondamentale per i rendimenti azionari a lungo termine.

“L’importanza dei dividendi è risultata evidente quando le bolle delle azioni growth sono scoppiate, come accadde nel 1930 dopo il crollo del mercato azionario del 1929 e successivamente negli anni Duemila. Infine, durante gli anni Settanta del secolo scorso, l’ultima volta in cui l’inflazione ha rappresentato un fattore importante nelle economie. La fine del “denaro gratis” potrebbe determinare un cambio di leadership nei mercati azionari. Probabilmente, ripenseremo agli anni Venti di questo secolo come a un decennio in cui i dividendi sono stati fondamentali per i rendimenti.

 

 

 

 

Quando l’aumento transitorio è diventato transitorio

“A mio avviso, il principale momento cruciale degli ultimi 10 anni è stato a fine ottobre 2021, quando Jay Powell, il Presidente della Federal Reserve, ha riconosciuto che l’aumento dell’inflazione non era “transitorio”. Da allora, i tassi di interesse a breve termine sono sensibilmente aumentati, riportandoci ad uno scenario di tassi più usuale rispetto al periodo successivo alla crisi finanziaria globale (CFG). 

“Tuttavia, nel 2021, prima dei commenti del Presidente Powell, le aziende ci dicevano che stavano aumentando i prezzi a causa della crescita dei costi. Già allora si capiva che l’inflazione non avrebbe avuto una natura transitoria. 

“Sono fortemente convinto che dovreste buttare via il copione della storia degli ultimi 10 anni dalla GCF. Non è ciò che probabilmente accadrà nei prossimi 10 o addirittura 20 anni.

 

 

John Bailer, US equity income portfolio manager, Newton

“Cosa accade ad alcune aziende in uno scenario più inflazionistico? Come ha detto una volta Warren Buffett: ‘Soltanto quando la marea scende puoi scoprire chi sta nuotando nudo.’ Lo abbiamo visto all’inizio del 2023, quando lo scenario di tassi di interesse più elevati ha colpito alcune banche regionali statunitensi. Riteniamo che altre società potrebbero fallire, soprattutto quelle che hanno tratto beneficio dal cosiddetto ‘denaro gratis’. 

“La sopravvalutazione o sottovalutazione dell’indice S&P 500 non ha nulla a che fare con le azioni più convenienti, che sono sempre convenienti, bensì con quelle più costose. Quando il gruppo più costoso si distacca da quello più conveniente, pensiamo valga la pena concentrare l’attenzione sulla potenziale compressione dei multipli piuttosto che sulla crescita degli utili, e per questo andiamo alla ricerca di società con un buon valore intrinseco, un’attività dinamica e fondamentali solidi”.

 

 

 

 

 

Alan Edington, Investment manager, Walter Scott

 

In cerca di qualità in un mondo che cambia

“Secondo il chatbot di intelligenza artificiale (IA) ChatGPT, le sfide cruciali che interessano gli attuali mercati azionari sono i mutamenti geopolitici, i progressi tecnologici, i tassi, l’inflazione, le perturbazioni degli scambi, le tematiche ambientali e la regolamentazione.

“L’inflazione è vischiosa ed i tassi di interesse rimarranno probabilmente più elevati più a lungo. Stanno emergendo segnali di un possibile rallentamento del boom dei consumi registrato dopo il Covid, come, ad esempio, l’aumento delle insolvenze delle carte di credito. 

“Non c’è dubbio che con il tempo l’IA guiderà la crescita degli utili di molte aziende. A nostro avviso, settori quali sanità, automazione e ricerca e pubblicità offrono opportunità in termini di IA.

“Altrove, dominano la scena i cambiamenti geopolitici e l’interruzione degli scambi commerciali. I semiconduttori rappresentano un interessante caso di studio in tale ambito. Cina e Stati Uniti stanno cercando di allontanarsi ed alcuni Paesi stanno spendendo molto per rendersi indipendenti nella corsa ai semiconduttori.

“Se i mercati stanno invertendo la tendenza e se il mondo sta cambiando, quali sono le società in cui dovremmo investire? Riteniamo che la crescita degli utili sia determinante per i prezzi delle azioni nel corso del tempo, a condizione che tali prezzi non siano eccessivamente costosi. Cercare di prevedere quando potrebbero verificarsi svolte e sfide cruciali, oppure come influiranno su economie e mercati, è impossibile. 

“Pertanto, siamo alla ricerca di società la cui crescita degli utili non sia interessata dalle diverse sfide cruciali che riguardano i mercati, ed in grado di beneficiare di trend di crescita secolare. Ciò significa investire a lungo termine con un’esposizione su società a redditività elevata con potere di determinazione dei prezzi e bilanci solidi.”

 

 

Sorprendente resilienza economica

“Se atterraste sulla Terra dallo spazio e qualcuno vi dicesse che l’inflazione ha raggiunto la doppia cifra e i tassi di interesse sono cresciuti a quasi 500 punti base in alcuni paesi, vi aspettereste di trovare economie in difficoltà.

“Ma se guardiamo l’economia mondiale, vediamo una situazione in miglioramento. La crescita nominale si attesta su livelli ragionevoli e, in tale contesto, le società normalmente dispongono di sufficiente liquidità per pagare la cedola. 

“Credo che le banche centrali stiano pensando a quanto accade nel mondo: la crescita accelera o rallenta? La risposta è ‘un po’ entrambe le cose’ ed è proprio questo che rende il quadro interessante per la gestione del denaro.

“Le società hanno agito in modo intelligente: hanno rimborsato il debito ed evitato di emettere obbligazioni a lungo termine, scegliendo di aspettare una possibile diminuzione dei tassi di interesse per ridurre la cedola. È interessante notare che i livelli di default non sono cresciuti. Le società possono finanziarsi al di fuori delle banche, ricorrendo, ad esempio, ai mercati del credito privato e del private equity.

 

 

April LaRusse, Head of fixed income specialists, Insight Investment

“Guardiamo dove una regione o un settore sono stati colpiti e cerchiamo lì possibili opportunità. A nostro avviso, i mercati stanno attraversando una fase di slancio positiva, e riteniamo che gli spread creditizi subiranno una contrazione. Ciò è in parte dovuto al fatto che lo scenario economico sta apparentemente migliorando ed in parte al fatto che i tassi di interesse hanno intrapreso una traiettoria al ribasso”. 

 

 

 

 

 

 

Uli Gerhard, Senior high yield portfolio manager, Insight Investment

 

Bassi tassi di default nell’high yield

“Nel segmento high yield è importante avere prospettive globali, poiché ci sono alcuni settori in cui non vogliamo investire. Guardando le statistiche sui default, possiamo notare che i default sono stati pochissimi. Tendenzialmente assistiamo ai default quando accade qualcosa di straordinario nel mercato: nel 2020 abbiamo avuto la pandemia di Covid-19, che ha rappresentato un’importante sfida. Ma nella maggior parte dei casi, selezionando le società, gli investitori giusti non dovrebbero avere problemi.
 

“Gli economisti vi diranno sempre che quando i prestiti bancari diminuiscono, i default aumentano. Ma questa correlazione non funziona più. Perché? C’è una spiegazione molto semplice: il credito privato. È un mercato che ha le stesse dimensioni di quello delle obbligazioni high yield, al quale le società possono ricorrere se hanno bisogno di capitale. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che quando si investe nel credito privato, sarebbe meglio sapere in cosa si investe. Riteniamo che prima o poi potrebbero verificarsi dei default.

“Attualmente, i margini di profitto della maggior parte delle società sono soddisfacenti, poiché nel corso degli anni sono aumentati grazie ad una maggiore disciplina delle società high yield. Società che in passato erano prevalentemente piccole, in molti casi non lo sono più così tanto. Il loro indebitamento è diminuito e stanno rimborsando i loro debiti. 

“Il debito investment grade è aumentato nell’ultimo periodo, mentre quello high yield è diminuito. Questo forse è un altro motivo per cui in questo momento gli spread high yield dovrebbero essere più bassi rispetto a 10 anni fa.”

 


 

 

Come produrre un impatto attraverso le obbligazioni

“Temperature record, inondazioni diffuse, forte malcontento sociale, una pandemia mondiale, guerre e voci di guerra. Gli ultimi cinque anni sono stati turbolenti; i prossimi cinque forse lo saranno ancora di più. Siamo molto lontani da sostenibilità ambientale, inclusività sociale e prosperità comune. 

“Circa 600 milioni di persone nel mondo vivono con meno di 2,15 dollari USA al giorno2 . Circa 2,2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura3 . Il 50% della popolazione urbana mondiale non ha un accesso conveniente a treni o autobus4 . Poco più dell’80% dell’energia mondiale viene prodotta da combustibili fossili5

“La stragrande maggioranza di questi problemi riguarda i mercati emergenti (ME), dove vive l’85% della popolazione mondiale6 . Che stiate valutando l’entità del potenziale impatto o la portata del cambiamento positivo, i ME non hanno eguali.

“Le necessità riguardano tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG).  Riteniamo che nei prossimi 3-5 anni i temi della produzione di energia rinnovabile economicamente accessibile nei ME e della connessione alle telecomunicazioni, soprattutto nell’Africa sub-sahariana, offriranno opportunità particolarmente interessanti. Quando questi progetti saranno stati completati, a nostro avviso, emergeranno nuove opportunità di impatto interessanti, che contribuiranno al progressivo raggiungimento degli SDG.

 

 

Simon Cooke, Emerging market fixed income portfolio manager, Insight Investment

“I ME includono impact bond in valuta forte per un valore di oltre 370 miliardi di dollari USA e, a nostro avviso, supereranno i 500 miliardi di dollari USA nei prossimi due anni, producendo un tipo di impatto sempre più innovativo7 ”.

 


 


 

Shaun Casey, Portfolio manager, Insight Investment

 

Fiducia nel credito

“Riteniamo che nei prossimi mesi e trimestri il credito possa continuare a registrare un’ottima performance, soprattutto in segmenti come l’investment grade (IG). Molti investitori che negli ultimi dieci anni non avevano investito nel reddito fisso si stanno avvicinando a questa asset class.

“Se guardiamo alcuni rendimenti generati dal credito, possiamo affermare che stiamo assistendo ad alcune delle migliori opportunità da oltre un decennio, con un significativo aumento dei rendimenti registrato negli ultimi due anni. Per gli investitori obbligazionari, l’extra rendimento generato dal credito rispetto ai titoli di Stato può essere un fattore chiave in qualunque decisione di investimento sottostante.

“Il settore bancario offre potenziali opportunità molto interessanti. A nostro avviso, i problemi di alto profilo emersi nel settore bancario lo scorso anno, soprattutto in alcune banche regionali statunitensi di piccole dimensioni, non sono tanto problemi sistematici quanto di gestione a breve termine. Riteniamo che, nel complesso, le autorità di regolamentazione finanziaria abbiano fatto un buon lavoro dopo la crisi finanziaria per rendere le banche più sicure e meno esposte a rischi. Pertanto, il settore potrebbe offrire un valore significativo per investitori selezionati.

“Altrove, i bilanci di molte società hanno subito una temporanea svalutazione, dovuta all’impatto della pandemia, provocando un brusco aumento dei ‘fallen angel’ nel 2020. Oggi, molti di questi emittenti presentano una situazione finanziaria più solida e sono usciti dalla categoria high yield rientrando in quella IG. Se un investitore è in grado di individuare queste società, il loro acquisto potrebbe potenzialmente diventare una preziosa fonte di generazione di alfa”.

 

 

 

Il valore degli investimenti può diminuire. Gli investitori potrebbero non recuperare l'importo investito.

1 I gestori sono nominati da BNY Mellon Investment Management EMEA Limited (BNYMIM EMEA), BNY Mellon Fund Managers Limited (BNYMFM), BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML) o dalle società affiliate per svolgere attività di gestione dei portafogli, nell’ambito di contratti per l’erogazione di prodotti e servizi, sottoscritti dai clienti con BNYMIM EMEA, BNY MFML e con i fondi BNY Mellon.
2 Worldbank.org. Accesso effettuato il 19 marzo 2024.
3 Data.unicef.org. Dato aggiornato a luglio 2023. Accesso effettuato il 19 marzo 2024.
4 UNstats.un.org. In base ai dati del 2019. Accesso effettuato il 19 marzo 2024.
5 Agenzia Internazionale dell’Energia. 24 ottobre 2023
6 Worldbank.org. Accesso effettuato il 19 marzo 2024.
7 Insight e Bloomberg, dati aggiornati a dicembre 2023. Esclusivamente a scopo illustrativo.
1844852 Scade: 24 Settembre 2024