Please ensure Javascript is enabled for purposes of website accessibility Alla ricerca di opportunità: domande e risposte sull’high yield a breve scadenza con i nostri gestori
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Nel 2023, gli investitori in high yield a breve scadenza hanno beneficiato di rendimenti solidi, nonostante le turbolenze dei mercati. Uli Gerhard, Cathy Braganza e Lorraine Specketer, gestori del BNY Mellon Global Short-Dated High Yield Bond Fund, esaminano i recenti cambiamenti dei trend dell’inflazione e dei tassi di interesse, e condividono il loro outlook sull’asset class per il 2024.

Fattori chiave::

  • Le obbligazioni high yield a breve scadenza offrono oggi rendimenti più elevati.
  • Investire con un orizzonte temporale breve può contribuire a limitare i rischi e a generare rendimenti più prevedibili.
  • In uno scenario di rialzo dei tassi di interesse e aumento dell’inflazione, a cui si aggiunge una prospettiva di rallentamento economico o di potenziale recessione, l’analisi “bottom-up” del credito e la modellazione dei flussi di cassa si confermano ancora una volta come fattori essenziali per investire con successo in obbligazioni high yield.

 Perchè è un buon momento per investire in high yield a breve scadenza? 

“Crediamo che questo sia un buon momento per investire in obbligazioni high yield a breve scadenza, grazie ai rendimenti elevati di questa asset class. Gli investitori stanno beneficiando di rendimenti molto interessanti, in alcuni casi del 7-10%. La copertura degli interessi è ai massimi degli ultimi decenni e nel settore la leva finanziaria è diminuita in modo significativo. Riteniamo che in questo segmento la selezione dei titoli sia fondamentale e che il rally di mercato offra alcune opportunità d’investimento interessanti. Gli investitori che scelgono un gestore esperto nell’analisi bottom-up, in grado di evitare i default, possono beneficiare di molte opportunità nel segmento high yield a breve scadenza”

Quali sono i punti di forza specifici che i bond high yield a breve scadenza offrono agli investitori globali nell'attuale contesto di mercato?

“Investendo in un orizzonte di più breve termine si tende ad avere maggiore visibilità sui flussi di cassa e una maggiore certezza sul posizionamento specifico delle aziende sulle quali si investe. Conoscere lo stato di salute delle aziende selezionate e investire per un periodo di tempo relativamente breve diminuisce il rischio di default. Le società in buona salute e con solidi bilanci raramente affrontano difficoltà finanziarie improvvise, a differenza di quello che potrebbe accadere su un’orizzonte temporale di lungo periodo. Negli anni, le aziende potrebbero cambiare il management, le strutture o le strategie di business in modi che gli investitori non avevano previsto quando hanno inizialmente investito. Crediamo che investire in emittenti high yield soldii, per periodi relativamente brevi e adottando un approccio attivo, offra maggiori opportunità che investire in asset a lunga scadenza o con un approccio basato sull’indice.

In questo contesto di mercato, è preferibile un approccio locale o globale alla selezione di obbligazioni high yield? Quali aree dell’universo high yield a breve scadenza, secondo voi, offrono il maggior potenziale di investimento?

“In generale adottiamo un approccio neutrale rispetto ai settori, e riteniamo che l’aspetto più importante dell’investimento sia la valutazione della stabilità delle società sottostanti. Tuttavia, un approccio globale implica fattori specifici che potrebbero influenzare l’investimento e i rendimenti in mercati selezionati. Le telecomunicazioni sono un buon esempio di un settore che offre solidità e stabilità in alcuni mercati, ma meno in altri. Riteniamo che le società di telecomunicazioni europee offrano un potenziale elevato grazie a flussi di ricavi, flussi di cassa e modelli aziendali generalmente trasparenti. Al contrario, in questo momento non privilegiamo il mercato delle telecomunicazioni statunitensi, dove un piccolo numero di grandi aziende tende ad avere il predominio, creando condizioni che non sono altrettanto redditizie quanto le controparti europee. Essere investitori globali è quindi molto conveniente, poiché l’investitore attivo può orientarsi tra i rischi e individuare specifiche opportunità di mercato. Un approccio globale consente agli investitori di comprare asset negli Stati Uniti e in Europa, e inoltre li aiuta a selezionare alcune delle opportunità più interessanti che i mercati emergenti offrono”.

Che impatto hanno l’inflazione e tassi di interesse più alti sul mercato del credito e su altri mercati? In che modo possono adattarsi gli investitori a questo cosiddetto “cambio di regime”?

"Il cambiamento delle macro tendenze di mercato degli ultimi 18 mesi ha avuto un impatto reale sugli asset obbligazionari, soprattutto sul mercato del credito investment grade e su quello immobiliare. Una parte delle società di questi settori presenta un elevato grado di leva finanziaria e, secondo noi, e queste realtà non offrono opportunità nel contesto di mercato attuale. Quando si investe nel credito high yield, è opportuno essere molto selettivi e conoscere bene le società sottostanti. Ci sono alcune domande che l’investitore deve porsi, ad esempio: qual è la spesa in conto capitale di un’azienda, qual è il suo grado di leva finanziaria, e ha risorse sufficienti per gestire problemi imprevisti? È importante conoscere l’approccio e gli obiettivi degli emittenti, prima di acquistare il loro debito. Società prive di fondi o strutture poco trasparenti difficilmente rappresentano la migliore opzione di investimento nel mercato attuale. Se invece guardiamo alla selezione geografica, come ad esempio nel caso dei mercati emergenti, gli investitori potrebbero essere esposti al rischio Paese indipendentemente dalla solidità delle aziende in cui investono, e allora diviene importante avere un approccio attivo con portata globale e non locale”.

L’high yield è un asset classe rischiosa nel contesto di mercato attuale? Quali tassi di default devono aspettarsi gli investitori?

“Anche se prevediamo alcuni default, nell’ordine del 3-4% circa, riteniamo che il loro livello complessivo non sarà elevato rispetto al passato. I tassi di default storici sono del 6%2. Ci sono settori potenzialmente problematici, e alcune società immobiliari il cui debito è passato da investment grade a high yield sembrano apparentemente vulnerabili. Tuttavia, nel complesso, negli ultimi anni la stabilità e la solidità del mercato del debito high yield sono generalmente migliorate. Le società che emettono obbligazioni high yield tendono a raggiungere dimensioni maggiori e a diventare molto più stabili, mentre anche la qualità creditizia degli indici high yield è migliorata nel tempo”.

Qual è il vostro outlook di mercato per il 2024?

“Da una prospettiva macro, la nostra ipotesi è che i tassi di interesse non subiranno tagli significativi fino al 2025. Prevediamo che i tassi di interesse resteranno più alti molto più a lungo di quanto molti credano, e che gli emittenti e gli investitori dovrebbero tenerne conto. Nei prossimi mesi gli investitori high yield dovranno porsi una serie di domande. Nel 2024 assisteremo a una crescita? Oppure a una recessione? A nostro avviso, si registrerà una fase di contrazione, anche se difficilmente ci troveremo di fronte a una grave recessione. Gli investitori devono considerare anche ciò che sta accadendo sul fronte geopolitico:come abbiamo visto di recente in Israele e in Ucraina, gli eventi possono degenerare rapidamente. Gli investitori devono essere consapevoli della loro esposizione a mercati potenzialmente problematici e valutare con attenzione qualsiasi loro esposizione a Paesi rischiosi.

Nel complesso, riteniamo che le prospettive per il mercato dell’high yield a breve scadenza siano positive. Ciò non toglie che gli investitori dovranno adattare il loro approccio a un mercato che è sostanzialmente cambiato rispetto al periodo immediatamente successivo alla crisi finanziaria globale”. 

In particolare, crediamo che dal 2012 al 2020 i principali fattori di mercato siano stati determinati dall’andamento dei tassi di interesse e dagli interventi delle Banche Centrali. Oggi la situazione è diversa. Dopo la pandemia di Covid-19, il contesto di mercato è cambiato. Ci troviamo in una situazione in cui, secondo noi, l’analisi del credito bottom-up e la modellazione dei flussi di cassa sono tornati ad avere un’importanza cruciale. Parlando di previsioni per il 2024 e per gli anni successivi, riteniamo che la qualità di tale analisi consentirà di distinguere i gestori di fondi che avranno successo in questo mercato, generando ottimi rendimenti, da quelli che non lo faranno”. 


Uli Gerhard, gestor sénior de cartera, Insight Investment

Uli Gerhard è entrato a far parte di Insight nel settembre 2011 come Senior Credit Analyst all’interno del gruppo obbligazionario. Nel giugno 2012 è diventato gestore di portafoglio e si occupa della strategia high yield. Prima di entrare a far parte di Insight, è stato analista senior e gestore di portafoglio presso Paternoster Services Ltd, dove era responsabile della gestione di portafogli investment grade in sterline. Ha iniziato la sua carriera in questo settore nel 1997 presso Saudi International Bank (oggi Gulf International Bank) in qualità di praticante analista high yield, occupandosi inizialmente della ricerca sul credito high yield e investment grade nel settore chimico globale e successivamente della gestione di portafog.

 

 

 

 

 


Cathy Braganza, gestora de cartera y analista sénior de crédito, Insight Investment

Cathy è entrata a far parte di Insight nel settembre 2012 come Senior Credit Analyst all’interno del gruppo obbligazionario. Prima di questo incarico, è stata analista presso Citi, dove si è occupata di titoli high yield e in sofferenza. In precedenza, è stata gestore di portafoglio presso Saudi International Bank (oggi Gulf International Bank). Ha iniziato la sua carriera in questo settore nel 1994 come gestore di portafoglio presso AMP Asset Management.


Lorraine Specketer, gestora de cartera, Insight Investment

Lorraine è entrata a far parte del gruppo obbligazionario di Insight nel luglio 2007 per contribuire alla creazione e alla gestione della piattaforma sui prestiti ed è il gestore del portafoglio Loan Fund, oltre a essere responsabile degli investimenti su leveraged loan di Insight in generale. Vanta un’ampia gamma di contatti nel mercato europeo dei prestiti e una vasta esperienza in termini di operazioni di leveraged loan e CRE. È stata ampiamente coinvolta nella progettazione e nella supervisione dei processi di prestito di Insight e ne conosce molto bene i sistemi di gestione dei prestiti. In precedenza, ha lavorato presso Bayern LB nel team Acquisition & Leveraged Finance, che si occupava della ricerca e della transazione di prestiti.

 

 

 

Il valore degli investimenti può diminuire. Gli investitori potrebbero non recuperare l’importo investito.

1 I gestori degli investimenti sono nominati da BNY Mellon Investment Management EMEA Limited (BNYMIM EMEA), BNY Mellon Fund Managers Limited (BNYMFM), BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML) o da società di gestione di fondi consociate per lo svolgimento di attività di gestione di portafogli in relazione a contratti relativi a prodotti e servizi stipulati dai clienti con BNYMIM EMEA, BNY MFML o i fondi BNY Mellon.
2 Insight Investment. Making sense of high yield default rates. Gennaio 2023/ Tassi di default statunitensi di grado speculativo relativi ai 5 anni precedenti secondo Moody’s aggiornati a ottobre 2022.
1627752 Scade: 16 Maggio 2024

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