Conseguenze per gli investitori
Dal report: Una guida per gli investitori sull’azzeramento delle emessioni nette
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Comprendere i rischi e le opportunità di investimento generate dalla più grande ridistribuzione di capitale nella storia
Dal report: Una guida per gli investitori sull’azzeramento delle emessioni nette
1.L’investimento di circa 100.000 miliardi di dollari, necessari per azzerare le emissioni, creerà un nuovo scenario di opportunità e rischi.
2.Le imprese che trarranno maggior profitto dalla transizione non saranno necessariamente quelle che effettueranno la maggior parte degli investimenti green.
3.L’attività estrattiva è destinata ad aumentare in misura significativa sulla scia dell’incremento della domanda di metalli e minerali utilizzati per le tecnologie legate alla transizione (ad esempio, il litio).
4.Gli operatori di tutti i settori, e in particolare quelli del settore energetico e servizi di pubblica utilità, avranno un ruolo determinante nel raggiungimento dell’obiettivo Net Zero. Tuttavia, se non saranno loro a fare investimenti green, lo faranno i nuovi operatori.
Gli investitori possono fare di più per garantire che i fondi che hanno in gestione siano allineati all’obiettivo sul clima di Parigi e che le società in portafoglio investano nella misura necessaria a trasformare questi impegni in realtà.
Shamik Dhar
Chief Economist, BNYM
La nostra “Guida per gli investitori all’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050” evidenzia che sono necessari ingenti investimenti di capitale in infrastrutture a ridotte emissioni di carbonio affinché si possa raggiungere gli obiettivi sul clima di Parigi. Ma gli ostacoli non mancano.
* Investimenti cumulati tra oggi e il 2050 in scenari business-as-usual (BAU) e net zero.
“Anche se il prezzo più alto sarà per la maggior parte pagato dal settore privato, i policymaker hanno un ruolo fondamentale nell'ambito della supervisione della transizione: la definizione di politiche intelligenti e affidabili può incoraggiare gli investimenti del settore privato.”
Head of climate economics, Fathom Consulting
Anche se il prezzo più alto sarà per la maggior parte pagato dal settore privato, i policymaker hanno un ruolo fondamentale da svolgere nell'ambito della supervisione della transizione: la definizione di politiche intelligenti e affidabili può incoraggiare gli investimenti del settore privato.
Head of climate economics, Fathom Consulting
Non tutti concordano with “Non tutti concordano con le stime sulla spesa in conto capitale necessaria per rendere il mondo “green”.
Stando gli autori del report, la questione è complicata da fattori quali il progresso tecnologico, il tasso di crescita del PIL e il fatto che non c’è consenso sulle caratteristiche specifiche di un investimento “green”. Ad esempio, secondo gli autori del report, se le batterie agli ioni di litio su scala industriale diventassero la principale fonte di stoccaggio dell’elettricità, gran parte dell’infrastruttura del gas diventerebbe inutile e andrebbe dismessa, richiedendo quindi un livello di investimenti diverso per riuscire ad azzerare le emissioni nette, rispetto a se l’idrogeno facesse parte del futuro mix energetico e l’infrastruttura del gas potesse essere mantenuta e riutilizzata. Allo stesso modo – si legge sempre nel report – la possibilità di utilizzare gli aerei già esistenti dipenderà da quale tecnologia aeronautica a ridotte emissioni di carbonio si affermerà.
Valori cumulativi da oggi al 2050
|
Prezzi 2020 in migliaia di miliardi di USD |
---|---|
Investimenti a livello economico |
$396,6 – $597,0 |
Investimenti green |
$61,4 – $166,1 |
Attivi non recuperabili |
$4,2 – $22,4 |
Fonte: BNYM/Fathom Consulting. Dati a settembre 2022.
L’output del modello varia in base alle rettifiche apportate al report tra capitale sociale e PIL, ai tassi di ammortamento, ai tassi di crescita del PIL e alla quota di capitale pulito rispetto al capitale totale.
Fonte: BNYM/Fathom Consulting. Dati a settembre 2022.
Alcune imprese dovranno assorbire perdite significative o dovranno essere remunerate per queste perdite necessarie. Questa è la sfida più grande per raggiungere l'obiettivo sul clima di Parigi. Dalla nostra analisi emerge altresì che la quantità di attivi incagliati aumenta quanto più la transizione viene ritardata.
I settori che più necessitano di investimenti per riuscire ad azzerare le emissioni nette entro il 2050 sono, a quanto pare, quelli almeno in parte evitati da alcuni investitori per questi motivi.
Secondo il documento, è probabile che circa 20.000 miliardi di dollari USA di attivi inquinanti debbano essere dismessi o riadattati: nel report si parla di “attivi incagliati”. Secondo gli autori del report, i settori energia, servizi di pubblica utilità e compagnie aeree devono far fronte a costi significativi per la dismissione degli attivi inquinanti. Gli autori del report sostengono che la metà di tutti gli investimenti aziendali necessari per riuscire ad azzerare le emissioni netto entro il 2050 dovrà essere spesa dalle imprese dei settori energia e servizi di pubblica utilità, anche se la loro capitalizzazione di mercato combinata è solo il 6% del totale.
Nome del settore |
Investimenti necessari, mld di USD¹ |
Investimenti, percentuale del totale |
Cap. di mercato, percentuale del totale |
P/E, mld di USD² |
Rapporto cap. di mercato e P/E |
---|---|---|---|---|---|
Energia |
3,113 |
26.6 |
2.8 |
847 |
1.2 |
Utility |
2,408 |
20.6
|
2.5 |
1,161 |
0.8 |
Servizi di comunicazione |
705 |
6.0 |
11.2 |
828 |
5.0 |
Beni strumentali |
655 |
5.6 |
5.9 |
193 |
11.3 |
Materiali |
511 |
4.4 |
2.8 |
260 |
4.0 |
Automobili e componenti |
478 |
4.1 |
2.0 |
184 |
4.0 |
Sanità |
441 |
3.8 |
12.9 |
288 |
16.5 |
IT |
418 |
3.6 |
25.6 |
354 |
26.7 |
Compagnie aeree |
418 |
3.6 |
0.3 |
135 |
0.8 |
Vendita al dettaglio |
390 |
3.3 |
7.4 |
367 |
7.5 |
Vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di prima necessità |
327 |
2.8 |
1.8 |
210 |
3.2 |
Trasporto aereo e logistica |
302 |
2.6 |
0.7 |
90 |
3.0 |
Finanziari |
247 |
2.1 |
11.6 |
378 |
11.3 |
Real estate |
229 |
2.0 |
2.4 |
456 |
2.0 |
Strade e ferrovie |
226 |
1.9 |
1.0 |
130 |
2.7 |
Alberghi, complessi turistici e società di navigazione |
212 |
1.8 |
0.7 |
88 |
2.9 |
Prodotti alimentari |
172 |
1.5 |
1.1 |
58 |
6.9 |
Bevande |
133 |
1.1 |
1.5 |
40 |
13.9 |
Prodotti per la casa e la persona |
123 |
1.1 |
1.5 |
42 |
13.4 |
Ristorazione |
64 |
0.5 |
1.1 |
67 |
6.2 |
Beni di consumo durevoli e abbigliamento |
54 |
0.5 |
1.1 |
26 |
16.2 |
Servizi commerciali e professionali |
47 |
0.4 |
0.9 |
35 |
9.6 |
Tobacco |
24 |
0.2 |
0.7 |
8 |
29.7 |
Casinò e gaming |
21 |
0.2 |
0.3 |
73 |
1.5 |
Totale |
11 719 |
|
|
|
|
¹ Investimenti verdi totali richiesti da ciascun settore S&P 500 entro il 2050, scenario zero netto. Constant, prezzi 2021
² Immobili, impianti e macchinari
Dopo aver creato una metodologia nuova e unica, gli autori del report l’hanno utilizzata per assegnare un punteggio a 24 settori del mercato azionario in base ai rispettivi rischi di transizione. Per ogni settore è valutata la rapidità con cui potrebbe avvenire la decarbonizzazione e la problematicità, dal punto di vista economico, di tale processo.
Nome del settore |
Rischio di transizione complessivo |
“Carbon tax” 1 |
“Carbon tax” 2 |
“Carbon tax” + velocità di transizione |
Velocità di transizione 1 |
Velocità di transizione 2 |
Attivi non recuperabili 1 |
Attivi non recuperabili 2 |
Attivi non recuperabili 3 |
Informativa |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Utility |
2.0 |
3.6 |
2.3 |
4.2 |
3.4 |
3.2 |
0.5 |
1.9 |
0.0 |
-0.8 |
Energia |
1.6 |
0.8 |
3.3 |
4.5 |
0.2 |
-0.3 |
2.2 |
1.0 |
2.0 |
0.6 |
Compagnie aeree |
1.2 |
2.5 |
1.1 |
0.1 |
-0.8 |
-0.3 |
1.9 |
1.9 |
4.0 |
0.1 |
Strade e ferrovie |
0.3 |
0.0 |
-0.4 |
-0.1 |
-0.2 |
-0.3 |
1.3 |
2.9 |
-0.2 |
-0.3 |
Real estate |
0.2 |
-0.5 |
-0.6 |
-0.4 |
2.4 |
3.2 |
-1.1 |
-0.1 |
-0.3 |
-0.4 |
Alberghi, complessi turistici e società di navigazione |
0.1 |
0.0 |
0.1 |
0.2 |
-0.6 |
-0.3 |
0.4 |
-0.1 |
0.7 |
0.6 |
Materiali |
0.0 |
0.2 |
0.1 |
0.4 |
-0.4 |
-0.3 |
0.2 |
0.0 |
-0.2 |
-0.4 |
Prodotti alimentari |
0.0 |
-0.4 |
0.0 |
0.0 |
-0.3 |
-0.3 |
0.9 |
0.2 |
-0.2 |
-0.3 |
Automobili e componenti |
-0.1 |
-0.4 |
0.8 |
1.3 |
-0.5 |
-0.3 |
-0.3 |
-0.6 |
-0.2 |
-0.3 |
Beni strumentali |
-0.1 |
-0.4 |
0.0 |
0.0 |
-0.8 |
-0.3 |
0.4 |
-0.2 |
-0.3 |
0.8 |
Casinò e gaming |
-0.1 |
-0.4 |
-0.7 |
-0.5 |
0.8 |
-0.3 |
-1.2 |
-0.5 |
-0.3 |
2.1 |
Trasporto aereo e logistica |
-0.1 |
0.1 |
0.2 |
-0.1 |
-0.8 |
-0.3 |
1.0 |
0.5 |
-0.3 |
-1.5 |
Beni di consumo durevoli e abbigliamento |
-0.2 |
-0.5 |
-0.5 |
-0.3 |
-0.5 |
-0.3 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.4 |
1.7 |
Vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di prima necessità |
-0.3 |
-0.3 |
-0.6 |
-0.4 |
-0.4 |
-0.3 |
0.1 |
-0.1 |
-0.3 |
-0.3 |
Ristorazione |
-0.3 |
-0.4 |
0.0 |
0.1 |
-0.7 |
-0.3 |
-0.5 |
-0.3 |
-0.4 |
-0.1 |
Bevande |
-0.3 |
-0.4 |
-0.2 |
0.0 |
-0.5 |
-0.3 |
0.2 |
-0.2 |
-0.4 |
-1.1 |
Servizi di comunicazione |
-0.3 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.5 |
0.6 |
-0.3 |
-1.3 |
-1.0 |
-0.4 |
1.0 |
Vendita al dettaglio |
-0.4 |
-0.4 |
-0.6 |
-0.4 |
-0.3 |
-0.3 |
-0.8 |
-0.6 |
-0.4 |
0.5 |
Sanità |
-0.4 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.5 |
-0.2 |
-0.3 |
-0.7 |
-0.7 |
-0.4 |
0.6 |
Prodotti per la casa e la persona |
-0.4 |
-0.4 |
-0.5 |
-0.4 |
-0.2 |
-0.3 |
0.5 |
-0.1 |
-0.4 |
-1.7 |
Tabacco |
-0.4 |
-0.4 |
-0.4 |
-0.2 |
-0.1 |
-0.3 |
0.3 |
-0.1 |
-0.4 |
-2.2 |
Servizi commerciali e professionali |
-0.4 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.5 |
-0.3 |
-0.3 |
-0.8 |
-0.9 |
-0.4 |
0.6 |
Finanziari |
-0.4 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.5 |
0.3 |
-0.3 |
-1.2 |
-1.0 |
-0.4 |
0.4 |
IT |
-0.6 |
-0.5 |
-0.7 |
-0.5 |
-0.4 |
-0.3 |
-1.3 |
-1.1 |
-0.4 |
0.2 |
Nota: tutte le variabili e gli indici sono stati calcolati e aggiustati in modo che punteggi più alti riflettano una maggiore esposizione al rischio di transizione.
Verde = rischio di transizione relativamente basso; rosso = rischio di transizione relativamente alto.
Fonte: BNYM / Fathom Consulting. Dati a settembre 2022
"Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, il Paese è grande e da solo rappresenta già oltre il 15% del PIL globale. In secondo luogo, secondo le previsioni, il Dragone dovrebbe crescere più velocemente della maggior parte delle economie fino al 2050; per sostenere questa crescita, saranno quindi necessari maggiori investimenti, compresi quelli verdi. Infine, in Cina una quota della produzione di elettricità superiore alla media deriva da combustibili fossili e il Paese ha anche un'intensità di CO2 rispetto al PIL superiore alla media.
1.
Da ogni dollaro di investimenti green speso in un ME si può ottenere una decarbonizzazione maggiore rispetto a quanto realizzabile in un’economia avanzata con un esborso equivalente.
2. India, Cina, Corea del Sud e Indonesia dovrebbero crescere più rapidamente della media mondiale e attualmente utilizzano parecchio carbone per la produzione di elettricità. Di conseguenza, richiedono una quota maggiore di investimenti green rispetto alla loro attuale quota del PIL globale.
3.
Circa un terzo degli investimenti dovrà essere speso negli Stati Uniti e nell’UE nel loro insieme.
Fonte: Penn World Table / Refinitiv Datastream / BNYM / Fathom Consultiong. Dati a settembre 2022.
*In uno scenario net zero entro il 2050
*Scenario di azzeramento delle emissioni nette 2050 G7, BRICS e altri/ Fonte: BNYM / Fathom Consulting
Fonte: Penn World Table / Refinitiv Datastream / BNYM / Fathom Consulting
Anche se con tutta probabilità saranno loro a pagare il prezzo più alto, probabilmente molto dovrà essere fatto anche da famiglie e governi, ad esempio acquistando auto elettriche e nuovi impianti di riscaldamento ecologici, ma anche isolando abitazioni ed edifici. I finanziamenti necessari dovrebbero provenire da diverse fonti, tra cui entrate, gettito fiscale e prestiti bancari.
Alcuni dei frutti immediati non sono ancora stati colti. Un esempio è il passaggio dalla produzione di energia basata sul carbone a quella derivante da fonti rinnovabili: il finanziamento di questo passaggio può avere un impatto di ampio respiro, tra cui un risparmio per le famiglie sulle bollette elettriche, con conseguenti benefici sociali più generali. Questi investimenti impattano non soltano il clima, ma anche il commercio in generale.
Chief Economist, BNYM
Per saperne di più, sono disponibili le biografie del team.
Shamik Dhar has 36 years’ experience as an economist. Starting his career in H.M. Treasury as an economist assistant in the mid-1980s, he moved to Oxford Forecasting and then spent most of the 1990s as a senior economist in the Bank of England, where he worked on the UK economic forecast in the early days of inflation targeting and on monetary policy analysis in the early days of the Monetary Policy Committee.
Shamik moved to Aviva Investors (formerly Morley Fund Management) in 2000 and spent the next 14 years in the City of London, ending up as Head of Investment Strategy. Un 2014 he became the chief economist at the Foreign and Commonwealth Office in a period of rapid geopolitical and economic change, advising ministers and senior officials on the economics of Brexit. Shamik joined BNY Mellon Investment Management as global chief economist in October 2018.
Shamik has a degree in Philosophy, Politics and Economics from Oxford University and a master’s in economics from Queen Mary College, University of London. He also spend a year as a visiting scholar at the University of Pennsylvania in the mid-1990s.
Lale is a joint portfolio manager on the Future Legacy team. Prior to joining Newton, Lale worked at BNY Investments for over a decade as a senior investment strategist where she was one of the firm’s leading voices on market analysis, multi-asset investment strategy and macroeconomic outlook supporting all client segments. She brings to Newton the depth of global macroeconomic knowledge and cross-asset perspective the multi-asset solutions require. Lale is also a regular on-the-record source and live-broadcast commentator, delivering market views to external audiences through a variety of media outlets.
Lale earned her Master of Arts degree in economics from Yale University, and Master of Science degree in finance (MSIA) from Carnegie Mellon University’s Tepper School of Business. Lale was a Teaching Fellow at Yale University and was awarded the Yale University Department of Economics.
Jake Jolly è Senior Investment Strategist presso BNY Mellon Investment Management. In questo ruolo, è il contatto principale per i clienti più complessi e di maggiori dimensioni dell'azienda, a cui fornisce aggiornamenti costanti sulle prospettive di mercato, sulla filosofia di investimento, sul processo e sulla performance delle varie classi di attivi. Predispone commenti di mercato e contenuti d'investimento dopo ricerche rigorose per definire le decisioni sulle strategie d'investimento. Jake collabora con i gestori di portafoglio e i ricercatori delle società di investimento di BNY Mellon Investment Management per fornire un collegamento vitale tra i team di investimento, prodotto e distribuzione.
Prima di entrare in BNY Mellon Investment Management nel 2021, Jake è stato per oltre quattro anni Portfolio Manager presso il gestore quantistico sistematico Dimensional Fund Advisors (DFA). In DFA si è occupato della gestione del fondo di punta della società, US Small Cap Equity Fund, da 16 miliardi di dollari USA, tra le altre strategie basate su fattori. Prima di DFA, Jake ha lavorato come economista dei mercati emergenti presso IHS Markit (ex IHS Global Insight).
Originario della California del Nord, Jake ha conseguito una laurea in economia e studi internazionali presso la University of California San Diego (UCSD). Si è inoltre laureato alla Brandeis University, dove ha conseguito un master in economia e finanza internazionale, e alla Tepper School of Business della Carnegie Mellon University, dove ha conseguito un MBA. Alla Carnegie Mellon, Jake è stato premiato per il più alto rendimento accademico in un MBA del settore Finanza. Jake Jolly ha ottenuto l'abilitazione CFA®.
Sonia Meskin è US Macro Head presso l'ufficio di New York. In precedenza ha ricoperto ruoli presso il Fondo Monetario Internazionale, Standard Chartered Bank e la Federal Reserve Bank di New York. In questi ruoli, Sonia ha avuto la responsabilità principale dell'analisi degli sviluppi macroeconomici e di mercato per i clienti esterni, oltre che per dirigenti interni e stakeholder politici. Sonia si è laureata presso la University of Pennsylvania e ha conseguito un master presso la London School of Economics.
Aninda Mitra è vicepresidente e Head of Asia Macroeconomics and Investment Strategy presso BNY Mellon Investment Management Singapore Pte Ltd. Operante dalla sede di Singapore, riferisce direttamente al Global Chief Economist di BNY Mellon Investment Management. È il principale referente per i clienti, i prospect e i consulenti dell'azienda nella regione APAC a cui fornisce aggiornamenti e approfondimenti continui sulle prospettive economiche, di mercato e di investimento della Cina e delle altre importanti economie asiatiche, nonché sulle implicazioni per le classi di attivi.
Mitra vanta venticinque anni di esperienza nel settore dei servizi finanziari. Prima di entrare a far parte del team Global Economics and Investment Analysis di BNY Mellon IM, è stato Senior Sovereign Analyst di Mellon Investment Corporation (ex Standish Mellon) per oltre sette anni, dove è stato responsabile della ricerca macroeconomica per il comparto obbligazionario nei mercati asiatici e del Medio Oriente. In precedenza ha lavorato nell'ambito commerciale in qualità di Head of Southeast Asia Economics presso ANZ Bank e, prima ancora, in veste di Senior Sovereign Analyst presso Moody's, dove ha gestito i rating di un portafoglio diversificato di titoli di credito sovrani dell'APAC. Ha iniziato la carriera negli Stati Uniti come Country and Banking Risk Analyst presso Wells Fargo. Aninda ha conseguito un master in economia presso la University of North Carolina a Greensboro dove è stato anche assegnatario della borsa di studio Robert E. Bryan, oltre a una laurea in economia (Magna Cum Laude) presso il Bridgewater College.
Sebastian Vismara è un Financial Economist del team Global Investment Strategy di BNY Mellon Investment Management. Le sue responsabilità comprendono lo svolgimento di analisi sull'economia globale, sui mercati finanziari e sulle conseguenze per gli investimenti.
Prima di questo ruolo, ha lavorato per 5 anni presso la Bank of England occupandosi di analisi macroeconomica globale e di ricerca sui mercati finanziari. Nel suo ultimo ruolo ha fornito assistenza, nell'ambito della ricerca macrofinanziaria, per le riunioni internazionali del governatore Carney.
Di origini italiane, Sebastian ha conseguito un master biennale in management con specializzazione in finanza presso la London School of Economics e una laurea di primo livello in relazioni internazionali con specializzazione in economia presso l'Università di Firenze.
Le conclusioni e le opinioni espresse in questo articolo sono frutto della ricerca e sono l’opinione degli autori e non costituiscono una raccomandazione. Tutti i grafici e le tabelle di dati sono forniti a scopo illustrativo e non sono indicativi delle performance passate o future di qualsiasi prodotto BNY Mellon.
PARTNERSHIP TRA FATHOM E BNY MELLON INVESTMENT MANAGEMENT
Dal 2019, Fathom Consulting fornisce modelli macroeconomici su misura e analisi di scenario per BNY Mellon IM pubblicazione di outlook, Vantage Point.
Si tengono riunioni trimestrali per decidere le questioni chiave sulle previsioni in modo che Fathom possa condurre un’analisi dettagliata dello scenario teoricamente fondata, empiricamente guidata e coerente con le opinioni interne di BNY Mellon IM. Ciò aiuta a informare le parti interessate sulle prospettive per l’economia e i mercati, nonché sui rischi.
Fathom si impegna anche in altri progetti dedicati per BNY Mellon IM, come il lavoro e l’analisi per la produzione di questa ricerca. BNY Mellon IM ha incaricato Fathom Consulting per la fornitura di competenze sull’economia del cambiamento climatico e per intraprendere alcune iniziative di questo progetto. Il risultato finale, presentato nella presente relazione, riflette gli sforzi di entrambe le parti.
Il quadro di modellizzazione e le conclusioni del report sono stati sviluppati in collaborazione, mentre i dati e gli strumenti climatici proprietari di Fathom sono stati utilizzati per sviluppare il quadro di rischio settoriale presentato in questo report.
1Questa è stata un’iniziativa americana emanata nel 1948 per fornire aiuti esteri all’Europa occidentale.
PER INVESTITORI ISTITUZIONALI, PROFESSIONALI, QUALIFICATI E CLIENTI QUALIFICATI. SOLO PER LA DISTRIBUZIONE PUBBLICA NEGLI STATI UNITI
Questo report è stato fornito solo a scopo informativo ed è soggetto a limitazioni significative. Le opinioni contenute nel presente documento non devono essere considerate come un consiglio o una raccomandazione per acquistare o vendere alcun investimento. Le informazioni contengono proiezioni o altre dichiarazioni previsionali riguardanti eventi, obiettivi o aspettative futuri e sono aggiornate solo alla data indicata. Gli obiettivi contenuti nel presente documento si basano su un’analisi di informazioni storiche e attuali e ipotesi su circostanze ed eventi che potrebbero non aver ancora avuto luogo e potrebbero non verificarsi mai. Se una qualsiasi delle ipotesi utilizzate non si rivela vera, i risultati possono variare in modo sostanziale. Alcune informazioni sono state ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non garantite. Riteniamo che le informazioni fornite qui siano affidabili, ma non ne garantiamo l’accuratezza o la completezza. Se il lettore sceglie di fare affidamento sulle informazioni, è a proprio rischio. Le informazioni si basano sulle attuali condizioni di mercato, che fluttueranno e potrebbero essere sostituite da successivi eventi di mercato o per altri motivi. Non ci impegniamo a informarvi di alcun cambiamento nelle informazioni contenute in questo rapporto. Il rapporto non riflette il trading effettivo e altri fattori che potrebbero influire sui rendimenti futuri. Dati i limiti intrinseci delle ipotesi, la presente relazione non contiene informazioni sufficienti a sostegno di una decisione di investimento e non deve essere invocata dall’utente nel valutare i meriti dell’investimento in titoli o prodotti. Le informazioni sono state fornite senza tener conto dell’obiettivo di investimento, della situazione finanziaria o delle esigenze di una determinata persona. I riferimenti a specifici titoli, classi di attività e mercati finanziari sono solo a scopo illustrativo e non sono intesi e non devono essere interpretati come raccomandazioni. Si prega di consultare un professionista legale, fiscale o finanziario al fine di determinare se un prodotto o servizio di investimento è appropriato per una situazione particolare.
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• United States: da BNY Mellon Securities Corporation (BNYMSC), 240 Greenwich Street, New York, NY 10286. BNYMSC, un broker-dealer registrato e membro FINRA, e sussidiaria di BNY Mellon, ha stipulato accordi per offrire titoli negli Stati Uniti per conto di alcune società di gestione degli investimenti BNY Mellon. • Europe (excluding Switzerland): BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A., 2-4 Rue EugèneRuppertL-2453 Luxembourg. • UK, Africa and Latin America (ex-Brazil): BNY Mellon Investment Management EMEA Limited, BNY Mellon Centre, 160 Queen Victoria Street, London EC4V 4LA. Registrato in Inghilterra No. 1118580. Autorizzato e regolamentato dalla Financial Conduct Authority. • South Africa: BNY Mellon Investment Management EMEA Limited è un fornitore autorizzato di servizi finanziari. • Switzerland: BNY Mellon Investments Switzerland GmbH, Bärengasse 29, CH-8001 Zürich, Switzerland. • Middle East: DIFC branch of The Bank of New York Mellon. Regulated by the Dubai Financial Services Authority. • Singapore: BNY Mellon Investment Management Singapore Pte. Limited Co. Reg. 201230427E. Regolamentato dall’Autorità monetaria di Singapore. • Hong Kong: BNY Mellon Investment Management Hong Kong Limited. Regolamentato dalla Hong Kong Securities and Futures Commission. • Japan: BNY Mellon Investment Management Japan Limited. BNY Mellon Investment Management Japan Limited è un operatore commerciale di strumenti finanziari con licenza n. 406 (Kinsho) presso il Commissario del Kanto Local Finance Bureau ed è membro della Investment Trusts Association, Japan and Japan Investment Advisers Association e Type II Financial Instruments Firms Association. • Australia: BNY Mellon Investment Management Australia Ltd (ABN 56 102 482 815, AFS License No. 227865). Autorizzato e regolamentato dalla Australian Securities & Investments Commission. • Brazil: ARX Investimentos Ltda., Av. Borges de Medeiros, 633, 4th floor, Rio de Janeiro, RJ, Brazil, CEP 22430-041. Autorizzato e regolamentato dalla Securities and Exchange Commission (CVM) brasiliana. • Canada: BNY Mellon Asset Management Canada Ltd. è registrato in tutte le province e territori del Canada come Portfolio Manager e Exempt Market Dealer e come Commodity Trading Manager in Ontario.
BNY MELLON COMPANY INFORMATION
BNY Mellon Investment Management è una delle principali organizzazioni di gestione degli investimenti al mondo, che comprende le società di gestione degli investimenti affiliate a BNY Mellon e le società di distribuzione globale. BNY Mellon è il marchio aziendale di The Bank of New York Mellon Corporation e può anche essere usato come termine generico per riferirsi alla società nel suo complesso o alle sue varie sussidiarie in generale. • Insight Investment – Insight North America LLC (INA) è un consulente per gli investimenti registrato ai sensi dell’Investment Advisers Act del 1940 e regolamentato dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. INA fa parte di “Insight” o “Insight Investment”, il marchio aziendale di alcune società di gestione patrimoniale gestite da Insight Investment Management Limited tra cui, tra le altre, Insight Investment Management (Global) Limited (IIMG) e Insight Investment International Limited (IIIL) e Insight Investment Management (Europe) Limited (IIMEL). Insight è una sussidiaria di The Bank of New York Mellon Corporation. • Newton Investment Management – Newton” and/or the “Newton Investment Management” brand si riferisce al seguente gruppo di società affiliate: Newton Investment Management Limited (NIM) e Newton Investment Management North America LLC (NIMNA). NIM è costituita nel Regno Unito (registrata in Inghilterra n. 1371973) ed è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority nella conduzione delle attività di investimento. Entrambe le società Newton sono registrate presso la Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti d’America come consulente per gli investimenti ai sensi dell’Investment Advisers Act del 1940. Newton è una sussidiaria della Bank of New York Mellon Corporation. • ARX è il marchio utilizzato per descrivere le capacità di investimento brasiliane di BNY Mellon ARX Investimentos Ltda. ARX è una filiale di BNY Mellon. • Dreyfus è una divisione di BNY Mellon Investment Adviser, Inc. (BNYMIA) e Mellon Investments Corporation (MIC), entrambe consulenti per gli investimenti registrati e sussidiarie di BNY Mellon. Mellon Investments Corporation è composta da due divisioni; Mellon, specializzata nella gestione di indici e Dreyfus, specializzata in gestione della liquidità e strategie di breve durata.. • Walter Scott & Partners Limited (Walter Scott) è una società di gestione degli investimenti autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority e una controllata di BNY Mellon. • Siguler Guff – BNY Mellon detiene una partecipazione del 20% in Siguler Guff & Company, LP e alcune entità correlate (tra cui Siguler Guff Advisers LLC).
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