Ritorno alla “vecchia normalità”
“Il 2024 è un anno cruciale. È l’anno in cui possiamo guardarci indietro e affermare che l’era dei tassi a zero, tra il 2008 e il 2020, è alle spalle. È stato un periodo anomalo. Siamo tornati ad una ‘vecchia normalità’, dimenticata negli ultimi 12 anni, e riteniamo che i tassi di interesse reali più elevati siano destinati a permanere.
“Quest’anno potrebbe essere cruciale anche sul fronte della reazione delle banche centrali all’inflazione. Non è scontato che l’inflazione torni al target e potrebbe volerci più di quanto pensino i mercati. L’‘everything rally’ registrato a gennaio e febbraio 2024 era un sintomo dell’eccessivo ottimismo del mercato sulle tempistiche dei futuri tagli dei tassi di interesse.
“Riteniamo che questo momento cruciale sia rappresentato al meglio dai futuri rendimenti attesi per il reddito fisso. L’aumento dei tassi di interesse ha spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari e ciò significa che gli investitori potranno finalmente ottenere un reddito dal reddito fisso, cosa che non è accaduta negli ultimi 10-15 anni. Inoltre, nel lungo periodo, i rendimenti generati dal reddito fisso tendono ad essere dominati dalla componente del reddito piuttosto che dalle variazioni mensili o annuali del capitale.